giovedì 7 novembre 2013

Novembre


                                                                                                                                

VIENTO D’AUTUNNO



 

GIUSEPPE PELLINO

 

Autunno! Quanta fronne so’ cadute,



comm’’e speranze meje, pe ‘n miez’’a via,



senza cchiù pace, povere, perdute,



cchiù amara e triste d’’a malincunia.



‘O viento ca luntano l’ha sbattute



                     E ‘ntòsseca stu core ‘e nustalgia,                  



‘o viento nun ‘o dice addò so’ ghiute



Fronne e speranza ‘e tutt’’a vita mia.



Ma io ca pe na strada scura scura



Tengo na fronna ca me sfuje p’’e mmane



E ‘o penziero c’’a perdo m’appaura,



io guardo ll’ate fronne già luntane,



e chiagno, comme fa na criatura



ca è senza mamma e pate, e cerca ‘o ppane!...



 

Da ACENE D’ORO



La Floridiana- Napoli 1956

http://www.ezimba.com/work/131115C/ezimba18957867997902.gif
                                                                                                          

7 commenti:

  1. Zicin cara, bellissima questa poesia, non la conoscevo, grazie!

    In questa stagione ogni albero si sveste, sotto un tappeto di foglie la terra riposa assieme all'inverno, ma poi la primavera ritornerà i suoi fiori da da quel tappeto di foglie rifioriranno.
    Questo vuol dire che anche le nostre speranze umane nel loro cammino troveranno l'autunno e l'inverno..ma la speranza sia della terra che dell'uomo ha un solo nome, Primavera, lei , verrà, viene sempre.

    Un abbraccione, ciao, amica carissima!

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  2. Parole velate dalla tristezza che segna sempre una fine, dallo smarrimento delle cose perdute.

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  3. ciao grazie della visita al mio blog!!
    bellissima poesia!!
    ciao buon weekend! :)

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  4. Ciao Zicin, grazie di essere passata.... Ho deciso di chiudere momentaneamente il blog.
    Un abbraccio e buona serata.

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  5. Malinconici versi per una stagione che sa rattristare i nostri cuori.
    Un abbraccio cara, e grazie della visita assai gradita.

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  6. bellissima questa poesia.
    Ha ragione l'autore a dire che le foglie sono come la speranza.
    lu

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  7. Nella migliore e più alta tradizione della poetica di Napoli.

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